Alba Sanchez

Alba Sanchez

Comunicazione presso Solco Srl

Venerdì, 29 July 2016 10:25

salute e sicurezza nelle imprese

cosa prevede il D.lgs. 81/08

Il Decreto Legislativo n. 81/08 o Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro è nato per orientare e promuovere iniziative formative per l’efficace attuazione dei modelli di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

COSA CHIEDE IL D.LGS 81/08?

Chiede di creare una “cultura della sicurezza” in ogni azienda. Coinvolgere attivamente ogni persona all’interno di un’organizzazione per svolgere attività di prevenzione. Per questo il decreto legislativo richiede 2 adempimenti fondamentali: la valutazione dei rischi e la formazione.

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il D.lgs. 81/08 chiede ad ogni azienda di analizzare i rischi presenti e disporre di un piano di interventi che contenga le misure di prevenzione che migliorano gli standard di sicurezza. L’analisi dei rischi vengono raccolti sul Documento di valutazione dei rischi:

  •         analizzare la probabilità di accreditamento;
  •         valutare la probabilità di accadimento;
  •         valutare il danno che possono causare i rischi;
  •         stabilire l’intervento per ogni rischio.

La redazione di questo documento permette di conoscere le normative vigenti, gli obblighi di legge e gli strumenti disponibili in azienda per intervenire. Non si deve aspettare all’infortunio per scoprire le procedure corrette di lavoro o di sorveglianza.

LA FORMAZIONE

Il 2° obbligo che il D.lgs. 81/08 detta è la formazione. L’azienda deve formare e informare a ciascun lavoratore. La finalità della formazione è quella di sviluppare una cultura della sicurezza in ogni persona presente in azienda.

Ogni azienda è obbligata ha cercare 2 figure che coprono ruoli di responsabilità in materia di sicurezza:

  •         Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSSP);
  •         Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

Entrambi devono attuare, le misure di prevenzione e di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo. Devono saper gestire l’emergenza. Ogni azienda deve ottenere un Organigramma della sicurezza che dovrà essere vista per tutto il personale.

 

Per la progettazione, pianificazione e realizzazione dei percorsi formativi Solco Srl, supporta le aziende e organizza corsi in materia di sicurezza per i lavoratori. Solco Srl è un centro di alta formazione con certificato AIFES - Associazione Italiana Formatori Esperti in Sicurezza sul Lavoro. Alla fine di ogni corso, Solco Srl rilascia le certificazioni valide a fine di legge e rispetta le procedure.

Per una consulenza e ulteriori informazioni:

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per un’Europa intelligente, sostenibile e inclusiva

Lo sviluppo del capitale umano rappresenta uno dei principali fattori di progresso economico e sociale. La formazione aziendale, una priorità della strategia di Europa 2020, sta alla base dell’investimento del datore di lavoro per lo sviluppo professionale del lavoratore.

L’investimento in attività intangibile richiede politiche pubbliche che incoraggiano all’investimento in formazione. La qualità dell’istruzione, la promozione dell’innovazione e del trasferimento delle conoscenze anche tecnologiche sono fattori che si integrano nei piani formativi che Solco Srl propone alle aziende. Questi fattori agiscono sulla crescita delle aziende.

Per raggiungere l’obiettivo dell’EU2020 (3% tra spesa in ricerca e sviluppo e il PIL), le PMI si devono attivare. L’Italia si trova a un livello basso (4,4%) rispetto alla media europea (11,7%).

Fornendo le “giuste” competenze che il mercato del lavoro richiede si riduce il disallineamento tra competenze acquisite durante il percorso educativo e formativo e le richieste delle imprese. La domanda di lavoro è influenzata dell’evoluzione tecnologica per questo la forza lavoro ha bisogno di adattarsi. Nei prossimi anni, si svilupperanno nuove professionalità e competenze che richiedono nuove tecnologie.

Le imprese devono stare attente nel coniugare lo sviluppo del capitale umano e la forza lavoro. devono creare opportunità formative e di crescita professionale per i propri addetti.

Solco Srl con una consolidata e lunga esperienza sul campo della formazione continua, basa il suo intervento su un’analisi congiunta delle innovazioni da introdurre, dei fabbisogni formativi e delle competenze individuali da sviluppare. L’approccio di Solco favorisce una consulenza specialistica e una formazione su misura. In questo modo si personalizza i programmi alle esigenze di ogni azienda.

Per finanziarie la formazione continua, la azienda hanno a disposizione i Fondi UE, fondi nazionali e regionali e i Fondi Interprofessionali. Solco Srl progetta i piani formativi utilizzando le risorse che talvolta non si è consapevoli di essere in grado di spendere.

Per una consulenza e ulteriori informazioni:

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Mercoledì, 27 July 2016 08:35

risultati del contratto di apprendistato

dal rapporto Isfol sull’apprendistato nel 2015

Per le ultime modifiche indicate nel decreto legislativo n. 81/2015 in vigore da gennaio 2016, dovremmo ancora aspettare. Intanto dalle ultime modifiche si riscontra:

  • Gli incentivi: i fattori che attraggono le imprese sono gli incentivi contributivi, economici e retributivi dei contratti di apprendistato. Ma finora non sono stati tanto chiari gli obblighi e le procedure. Per questo il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti ha rappresentato un concorrente molto forte per le 3 tipologie di contratto di apprendistato. Un’altra motivazione potrebbe essere l’insufficiente chiarezza con cui avrebbero dovuto erogare la formazione in cooperazione con le Regioni e le Istituzioni formative.
  • Settori di impiego degli apprendisti: i settori dove si concentrano le assunzioni di apprendisti sono quelli delle costruzioni, l’artigianato e quello commerciale.
  • Le tipologie di apprendistato: l’apprendistato professionalizzante anche durante il 2015 si concentra la prevalenza nell’apprendistato di 1° e 3° livello.
  • L’età media dell’apprendista: in questi anni l’età dell’apprendista si è progressivamente alzata.

Con il Testo Unico dell’apprendistato del 2011 il Governo ha avviato il sistema duale. La riforma mette in parteniariato le imprese con le istituzione formative. In questo modo in Italia è possibile conseguire la qualifica, il diploma ed anche la laurea con un piano di studi dove parte del percorso formativo si svolge in azienda.

Solo nel 2017, dopo la sperimentazione avviata con il Jobs Act, si potrà fare un primo bilancio degli esiti di queste innovazioni.

Solco Srl, in qualità di Ente di formazione e consulenza è accreditato per la formazione superiore e continua dà supporto:

  • Nella creazione di piani formativi per l’apprendistato professionalizzante lungo il percorso formativo;
  • Nelle procedure di registrazione e di iscrizione degli apprendisti ai corsi.

Solco Srl organizza periodicamente corsi finanziati di apprendistato professionalizzanti di I, II e III annualità.

Per ulteriori informazioni sui corsi, i contenuti e per un supporto nelle procedure di registrazione potete contattare:

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ELENA LEONETTI - 06/70702121

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il decreto legislativo 150/2015 per il riordino dei servizi per il lavoro

Dal 2016, i fondi interprofessionali entreranno nella Rete Nazionale dei Servizi per le Politiche del Lavoro (ANPAL). Formano parte della Rete anche le strutture regionali; l’Inps, l’Inail, le Agenzie Per il Lavoro e gli altri soggetti accreditati per le attività di intermediazione come gli Enti bilaterali, l’Isfol e le Camere di commercio.

L’obiettivo della rete e dei suoi componenti è quello di soddisfare le competenze richieste dai datori di lavoro e l’inserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori. L’istituzione della Rete è fondata sulla sinergia tra regioni e Fondi Interprofessionali. Il Ministero del Lavoro richiamava una programmazione unitaria coordinata fra i diversi Fondi e allargare l’approccio verso le politiche attive del lavoro.

Il Decreto Legislativo 150/2015 conferma il ruolo centrale dei Fondi, come unico strumento nazionale per finanziare la formazione continua. Tutte le risorse per la formazione ivi compreso il Fondo Sociale Europeo, d’ora in pii saranno gestititi dall’ANPAL.

Il Decreto Legislativo 150/2015 abroga il voucher come strumento di finanziamento che veniva assegnato per i percorsi di formazione individuali.

Il nuovo quadro normativo ha l’obiettivo che tutti i lavoratori acquisiscono competenze più ampie e rafforzare le prestazioni di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro.

Le aziende che non sono ancora iscritte a nessun Fondo Interprofessionale, possono aderire in modo VOLONTARIO E GRATUITO secondo criteri e modalità definiti dalla Circolare dell'INPS n. 71 del 2 aprile 2003. Per iscriversi è sufficiente comunicarlo al proprio consulente del lavoro che inserirà in un apposito Modello INPS la sigla del Fondo Interprofessionale a cui si vuole destinare la propria quota dello 0,30% del monte salario di ogni singolo dipendente.

L'iscrizione ad un Fondo Interprofessionale permette all'azienda e ai suoi lavoratori di finanziare la formazione e l'aggiornamento professionale in modo gratuito.

Per le aziende iscritte ai Fondi Interprofessionali, Solco è in grado di progettare piani formativi aziendali, territoriali o settoriali attivando le risorse che i Fondi emanano con regolarità. Abbiamo a disposizione cataloghi di formazione per ogni fondo interprofessionale.

Per informazioni e consulenza
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Solco Srl a Roma
LUCIANA FRANCHINI - T.: 06/70702121

Solco Srl in Sicilia

MARTINA BIUNDO – T.: 091/7302837

dal rapporto dell’Isfol sul programma Europeo Garanzia Giovani in Italia

L’Isfol ha pubblicato un rapporto sui primi 2 anni del Programma Garanzia Giovani, avviato il 1° maggio 2014.

Il rapporto non solo si focalizza sui risultati ottenuti fino adesso, anche nel capire come si sono impegnati gli attori coinvolti nel programma. L’istituzione del Programma è finalizzata all’agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e ad un processo formativo. Garanzia Giovani si concentra su 3 obiettivi:

  •         che il 75% delle persone fra i 20 e 64 anni abbia un lavoro;
  •         ridurre gli abbandoni scolastici sotto il 10%;
  •         sottrarre delle persone dalla povertà e dall’esclusione sociale.

L’ATTUAZIONE DELLA GARANZIA GIOVANI

Macro-area Regione Registrati % Bacinopotenzialeiniziale %
  Toscana 53.469 5,4 63.687 3,7
  Umbria 19.247 2,0 18.215 1,1
  Marche 29.506 3,0 31.387 1,8
  Lazio 76.002 7,7 146.078 8,5
Centro   178.224 18,1 259.367 15,1
  Abruzzo 26.889 2,7 32.741 1,9
  Molise 7.781 0,8 11.967 0,7
  Campania 122.224 12,3 295.091 17,1
  Puglia 78.543 8,0 184.350 10,7
  Basilicata 18.940 1,9 23.955 1,4
  Calabria 51.176 5,2 95.325 5,5
  Sicilia 163.377 16,5 277.892 16,1
  Sardegna 39.742 4,0 64.862 3,8
Sud eIsole   508.672 51,8 986.183 57,2
Totale   982.224 100,0 1.722.852 100,0

Fonte:elaborazioneIsfolsudatistat-RCFLeMlps-BDPAPL(datial31/03/2016)

Dai dati forniti dall’Isfol emerge che il livello di attivazione dei giovani è costante nel tempo. Si sono registrati più di 982 mila giovani.

I motivi che spingono ai giovani a iscriversi al programma sono:

  •         74,9% spera di trovare un’occupazione tramite il programma;
  •         16,5% è contento di ricevere assistenza nella ricerca di un’occupazione.

Tenendo conto delle caratteristiche socio-demografiche degli iscritti si vede che le attivazioni vengono determinatane dall’età e dal genere:

  •        50,7% uomini;
  •        49,3% donne;
  •        la misura raggiunge maggiormente la fascia fra i 15 e 14 anni rispetto alla fascia fra i 25 e 29 anni.

Schermata 2016 07 11 alle 15.32.43

Per ché non partecipano i giovani?

Schermata 2016 07 11 alle 15.45.00

Ci sono dei giovani che hanno rifiutato oppure hanno abbandonato il programma.

La prima motivazione che fa abbandonare è quella che l’offerta ricevuta non rispecchia le loro aspettative e/o profilo professionale. Più della metà non hanno accettato il corso di formazione proposto e più di un terzo hanno rifiutato il tirocinio extra-curriculare.

I DATI SULL’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DI GARANZIA GIOVANI

Schermata 2016 07 11 alle 15.58.14

Al 31 marzo 2016, dai giovani registrati, risultano occupati il 22,1% (188.848). La percentuale indica che circa un terzo ha completato la misura.

I dati dicono anche i il bonus occupazione non sembra essere una leva utile allìaumentare il tasso di occupazione. Il 36,6% dei giovani che hanno completato la misura del tirocinio extra-curriculare entro il 31 marzo 2016, risulta avere un rapporto di lavoro come impiegato.

L’IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA

Dalla crisi economica del 2008, il tasso di disoccupazione italiano è passato da 6,7% a 11,9% nel 2015. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia era il 40,3% nel 2015. È per questo che la Commissione europea lancia le politiche focalizzate a sostenere l’occupazione giovanile. Queste politiche vogliono:

  •         ridurre l’abbandono precoce degli studi;
  •         ammodernamento della formazione;
  •         agevolare l’accesso al mercato del lavoro dei giovani, con il bonus occupazione le imprese che assumono gli iscritti al Programma.
  •         Migliorare l’utilizzo dei fondi UE per combattere la disoccupazione giovanile.

In Italia, il programma Garanzia Giovani ha permesso di sperimentare alcuni meccanismi delle politiche attive per il lavoro come:

  •         costituzione di un Agenzia nazionale per le politiche attive ANPAL. Il suo ruolo e quello di rapportarsi tra amministrazione centrale e amministrazioni periferiche.
  •         apertura di un unico portale per Garanzia Giovani. Avere un unico sistema per i flussi informativi sulle politiche erogate, permette maggiore trasparenza e avere dei dati per il monitoraggio e la valutazione continua sul programma;
  •         integrare operatori pubblici come i CPI con operatori privati come le APL. La Raccomandazione europea ha sottolineato l’importanza di collaborazione fra servizi per l’impiego e gli altri operatori, per l’esito del programma.
  •         estendere il modello di Garanzia giovani ad altri servizi pubblici per l’impiego;
  •         offrire altri servizi per l’intermediazione per individuare il percorso più idoneo ad ogni utente come gli incentivi all’assunzione e supporto all’autoimprenditorialità.

Per ulteriori informazioni

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Martedì, 12 July 2016 16:02

l’investimento formativo delle imprese

dal rapporto sulla formazione continua dell’Isfol

L’ultimo rapporto pubblicato dall’Isfol sulla formazione continua 2014-2015, presenta i dati ottenuti dalle politiche che supportano la formazione dei lavoratori e delle imprese. Analizza gli attori che intervengono, come i Fondi Interprofessionali

Gli ultimi dati presentano un miglioramento nell’investimento formativo delle imprese, rispetto agli anni precedenti. Però le assunzioni a bassa qualifica si concentrano, e questo fattore può accentuare un fenomeno che da tempo se ne parla nel mercato del lavoro: il mismatch.

Il mismatch significa che le richieste del mercato del lavoro non vengano corrisposte con le abilità del lavoratore.

Perché le aziende non si decidono ad investire in formazione?

La relazione dell’Isfol suggerisce che il rallentamento dell’economia italiana degli ultimi anni può essere data dalla poca propensione delle aziende a formare i lavoratori. Con la formazione si può contrastare la caduta della domanda che si è accentuata con la crisi economica. Si vede nei paesi europei, dove la forza lavoro occupata coinvolta dalle imprese in attività di formazione fa crescere i tassi dell’economia.

La formazione ha un impatto positivo crescente sullo sviluppo delle imprese e dell’economia rispetto agli altri investimenti intangibili come la ricerca e lo sviluppo, il branding e l’innovazione. La durata temporale del ritorno atteso dagli investimenti intangibili crescono quando la dimensione dell’azienda aumenta.

Dall’indagine Isfol si indicano alcune pratiche da migliorare nella formazione aziendale. Sono i processi di trasferimento di conoscenze. Questi favoriscono i lavoratori più deboli e quindi l’efficienza delle imprese italiane.

Un altro fattore da migliorare è quello di spostare l’attenzione dall’offerta alla domanda di formazione. Questo risolverebbe il problema di mismatch. Spostare il sistema formativo per soddisfare le competenze specifiche e trasversali dei lavoratori verso i fabbisogni di professionalità delle aziende.

Solco Srl propone ai propri clienti interventi formativi su misura. Vengono disegnati a seconda delle esigenze e delle necessità delle organizzazioni. L’intervento si basa su 4 azioni:

  1. Analisi del fabbisogno
  2. Redazione del progetto formativo e definizione del budget
  3. Realizzazione della formazione, raccolta feedback e valutazione
  4. Rendicontazione

Anche sui costi, Solco Srl, ha le competenze per sostenere le aziende con piani formativi che si possono avvalere da fondi interprofessionali, regionali e comunitari.

Per informazioni e consulenza su piani di formazione su misura contatta:

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la misura 7 di Garanzia Giovani

La misura 7 del programma Garanzia Giovani della Regione Lazio è dedicata all’avvio di iniziative imprenditoriali o alla creazione di impresa e lavoro autonomo. La misura prevede che i giovani che vogliono intraprendere questa via lavorativa accedono a interventi formativi e affiancamenti consulenziali. È prevista anche una fase dove si presentano gli strumenti finanziari che facilitano l’acceso al credito.

La durata dei servizi proposti per l’esito di questa misura è di 80 ore. Le azioni previste sono:

  • consulenza finalizzata allo sviluppo di un’idea imprenditoriale (25 ore);
  • formazione per la redazione del business plan: definizione di dettaglio dell’idea idea imprenditoriale, acquisizione di conoscenze, di competenze, studi di fattibilità e ricerca del mercato, ecc. (20 ore da BIC Lazio);
  • affiancamento nella fase di start up (20 ore);
  • accompagnamento per l’acceso al credito e alla finanziabilità (15 ore);
  • servizi a sostegno della costituzione di impresa: informazioni sugli adempimenti burocratici e amministrativi, ricerca di partner, ecc. (20 ore).

Durante l’accoglienza e l’acceso al programma i giovani fra i 18 e i 29 anni che dimostrino una propensione all’avvio di impresa Solco Srl realizza creando percorsi che supportano queste attitudini.

Anche per chi non può accedere al programma Garanzia Giovani, Solco Srl da oltre 30 anni è in grado di assistere in maniera personalizzata diverse fasi del progetto.

I settori ammissibili per la misura sono quelli del settore della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio come: servizi alla persona, risparmio energetico, servizi ICT, manifatturiere e artigiane, ecc.

Per ulteriori informazioni:

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le variabili che determinano il livello di profilazione dei giovani Neet

La Profilazione del programma Garanzia Giovani serve a definire quanto è distante il soggetto iscritto dal mercato del lavoro. Il sistema è stato creato per segmentare i servizi per l’impiego e per garantire una migliore programmazione delle risorse.

La Profilazione per la Garanzia Giovani in Italia

Esistono diverse sistemi per effettuare la Profilazione. Ogni paese appartenente all’Unione Europea ha individuato il sistema che più si adatta alle esigenze del paese.

Nel caso italiano è stato precisato per le misure del programma: accompagnamento al lavoro, tirocini e bonus occupazionale. Si tratta di un profiling di tipo statistico-predittivo. La metodologia che utilizza questa tipologia di Profilazione prende le variabili di coefficiente di svantaggio:

  • dati anagrafici: età, genere, cittadinanza;
  • informazioni sull’esperienza lavorativa;
  • informazioni sull’istruzione;
  • caratteristiche del mercato del lavoro di residenza del giovane.

Ogni Regione associa anche altre informazioni sul nucleo familiare di appartenenza del giovane come la loro condizione occupazionale, la tipologia di nucleo familiare, ecc.

Questo processo è stato specificato dal Ministero del Lavoro che ha richiesto all’Isfol di individuare una metodologia per assegnare ai partecipanti del programma un servizio correlato all’intensità del problema da risolvere. I centri per l’impiego e i privati accreditati possono profilare accedendo a un’area personale sul portale Clic lavoro. Tramite un software si calcolano gli indici di svantaggio e quindi il servizio da erogare.

Il sistema di Profilazione

1° FASE

Osservazione della condizione dei giovani e identificare le caratteristiche che determinano i livelli di profilo.

2° FASE

Presa in carico e determinazione della misura del programma adatto al profilo del giovane.

3° FASE

Definizione del livello di profilo.

I risultati del modello

Identificando il peso di ogni variabile che determina il livello di profilo, si osserva che la probabilità di essere Neet:

  • Si riduce con l’aumento dell’età;
  • è più bassa per gli uomini e per i ragazzi nati in Italia. Per i giovani che sono presenti in Italia da meno di un anno la probabilità aumenta.
  • Si riduce per i livelli più alti di istruzione. Soprattutto per quelli che vengono da percorsi universitari con materie tecnico-scientifiche.
  • Si riduce per chi già avuto esperienze lavorative.

Consulta anche la pagina dedicata al bonus occupazionale per le aziende che assumono giovani iscritti al programma.


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Criteri e standard del contratto di apprendistato

Un riepilogo delle caratteristiche del contratto di apprendistato professionalizzante del settore terziario.

A CHI

Il contratto di apprendistato professionalizzante può essere stipulato con soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni (fino i 29 anni e 354 giorni).

Normativa di riferimento

LA ASSUNZIONE

Il contratto è ammesso per le qualifiche e mansioni dei livelli II,III,IV,V e VI del CCNL Terziario.

È obbligatoria fare la richiesta di autorizzazione della Direzione provinciale del lavoro.

C’è un periodo di prova che a seconda del livello di inquadramento a una durata diversa. Art 48

Il datore di lavoro che non ha lavoratori qualificati, o almeno ne ha 3, può assumere fino a 3 apprendisti. Art.43

IL CONTRATTO

Dovrà contenere in forma scritta le seguenti informazioni:

  •        prestazione oggetto del contratto;
  •        periodo di prova;
  •         il livello di inquadramento iniziale e quello finale;
  •         la qualifica da conseguire;
  •         la durata del contratto;
  •         il piano formativo.

Il piano formativo è il percorso formativo dell’apprendista

La durata del contratto è riferita al livello di inquadramento. Art 55

I livelli di inquadramento professionale possono essere:

  •         2 livelli inferiori a quello in cui è inquadrata la mansione professionale
  •         1 livello inferiore nelle 2° metà del periodo di apprendistato.

La retribuzione dell’apprendista è stabilita a seconda del livello di inquadramento. L’orario di lavoro è stabilito a 40 ore settimanali, le ore estraordinarie sono ammesse. C’è la possibilità di concordare un orario di lavoro part time che non può essere inferiore alle 24 settimanali.

In caso di malattia e infortunio (art.170)vengono riconosciute delle indennità.

Se si vuole recedere il contratto il datore di lavoro può farlo solo in presenza di giusta causa.

INCENTIVI E SGRAVI

Con la nuova legge di stabilità 2016

Per i giovani in apprendistato i contributi per 36 mesi sono del 10%. Se dopo il periodo di apprendistato il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato, per i successivi 12 mesi, il datore di lavoro riceve un agevolazione contributiva del 10% ancora per un anno.

Se l’assunzione di apprendistato viene fatta ad un soggetto scritto al programma Garanzia Giovani il datore di lavoro può usufruire di un bonus occupazione fino a 6.000€.

 

DOVERI DELL’APPRENDISTA

  •         Seguire le istruzioni del datore di lavoro o del tutor con il massimo impegno;
  •         Prestarsi con la massima diligenza;
  •         Frequentare i corsi di formazione con assiduità e diligenza;
  •         Osservare le norme generali previste nel contratto e i regolamenti interni di azienda.

DOVERI DEL DATORE DI LAVORO

  •         Impartire l’apprendista la formazione necessaria per che consegua le capacità per diventare un lavoratore qualificato;
  •         Non sottoporre all’apprendista a lavorazioni retribuite a cottimo né a quelle a incentivo.
  •         Non adibire l’apprendista a lavori di produzione in serie né al vori superiore alle sue forze fisiche e che non siano attente al mestiere per il quale è stato assunto.
  •         Concordare con l’apprendista i permessi per la formazione.
  •         Accordare i permessi retributivi necessari per gli esami relativi al conseguimento di titoli di studio.

I consulenti di Solco Srl sono in grado di assistere le aziende che vogliono assumere apprendisti all’interno della loro azienda. Non solo a livello contrattuale ma anche per quanto riguarda la formazione obbligatoria durante il periodo di apprendistato.

Per ulteriori informazioni:

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un unico ente nazionale che concentra tutte le informazioni sul mercato del lavoro

L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) è stata costituita dal 1° gennaio 2016 ed è operativa da giugno 2016. All’Anpal è stato affidato il coordinamento gestionale della rete dei servizi per le politiche del lavoro. Tale rete è formata dalle strutture regionali specifiche, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e  dagli altri soggetti privati autorizzati all’attività di intermediazione, dai fondi interprofessionali, dall’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), dalle Camere di Commercio, dalle Università e dagli istituti di scuola secondaria di secondo grado.

Tra le altre novità previste, segnaliamo la creazione di un Albo Nazionale dei soggetti accreditati a esercitare l’erogazione delle misure di politica attiva in materia di lavoro, oltre ad un Sistema informativo e al fascicolo elettronico del lavoratore. L’obiettivo è quello di valorizzare le sinergie tra soggetti pubblici e privati e di rafforzare le capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Mentre il Sistema informativo e il fascicolo elettronico del lavoratore mirano a una migliore gestione del mercato del lavoro e del monitoraggio delle prestazioni erogate.

Per semplificare gli adempimenti per i datori di lavoro, si prevede che le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro, dovranno essere effettuate in via telematica.

Le informazioni del Sistema informativo costituiscono la base informativa per la formazione e il rilascio del fascicolo elettronico del lavoratore, contenente le informazioni relative ai percorsi educativi e formativi, ai periodi lavorativi, alla fruizione di provvidenze pubbliche e ai versamenti contribuitivi ai fini della fruizione di ammortizzatori sociali. Il fascicolo è liberamente accessibile da parte dei singoli soggetti interessati.

Tutte le informazioni contenute nel Sistema informativo saranno messe a disposizione delle Regioni e delle Province. Ci sarà anche un Albo nazionale degli enti accreditati a svolgere attività di formazione professionale.

E’ previsto anche l’istituzione del repertorio nazionale degli incentivi all’occupazione. Le regioni possono introdurre gli incentivi e comunicano le informazioni a riguardo. In questo modo l’informativa sull’erogazione dei servizi di formazione e sugli incentivi territoriali all’assunzione risulta più semplice.

L’Anpal eseguirà anche il monitoraggio e la valutazione su:

  • le gestione delle politiche attive;
  • i servizi per il lavoro;
  • i risultati conseguiti dai soggetti pubblici e privati accreditati.

In questo modo è possibile di verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Ministero.

L’Anpal , inoltre, svolge le seguenti funzioni:

  • coordinamento della gestione dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro;
  • determinazione delle modalità operative e dell’ammontare dell’assegno di ricollocazione;
  • definizione delle metodologie di profilazione degli utenti, allo scopo di determinare il profilo personale di occupabilità;
  • coordinamento dell’attività della rete Eures;
  • promozione e coordinamento dei programmi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo;
  • vigilanza sui fondi interprofessionali per la formazione continua, nonché dei fondi bilaterali;
  • gestione di programmi di rimpiego e ricollocazione in relazione a crisi di aziende;

Per ulteriori infromazioni:

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Solco Srl a Roma:

0670702121

Solco Srl in Sicilia:

091 7302837

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