Francesco Fabiani

Francesco Fabiani

Venerdì, 29 September 2017 07:28

Artinmovimento presenta “La moda dei suicidi”

La pièce teatrale che ricostruisce il lato oscuro della privatizzazione di France Télécom

Tra il 2008 e il 2010, 58 dipendenti della France Télécom decisero di togliersi la vita perché vittime di insopportabili pratiche di mobbing. Morire di lavoro è inaccettabile ma, a quanto pare, la follia rimane una forte tentazione in un mercato come quello professionale, dove le relazioni tra grandi aziende e personale dipendente sono mosse da dinamiche sempre più pericolose e complesse.

“La moda dei suicidi”, pièce teatrale itinerante e ambientata in location non convenzionali come possono essere le realtà aziendali, ripercorre e ricostruisce la vicenda della privatizzazione del colosso della telefonia francese, raccontando le storie dei dipendenti suicidi.

Di Marco Avarello, con la regia di Linda Di Pietro e in collaborazione con Solco Srl e Vox Communication Srl, “La moda dei suicidi” andrà in scena a partire dal 6 ottobre per due weekend successivi (6/7/8 e 13/14/15 ottobre). La location sarà comunicata al momento della prenotazione.

La rappresentazione vuole essere un’occasione per riflettere sul fenomeno del mobbing e sul rapporto tra vita e lavoro, e potrà essere replicata in altri ambienti non teatrali che siano nella disponibilità di soggetti interessati al tema.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:

SOLCO ROMA

Telefono: +39 06 7070 2121

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Presentazione dei risultati e delle nuove opportunità di finanziamento

Concluso il percorso formativo, è tempo di tirare le somme. Per questo motivo, mercoledì 4 ottobre 2017, presso il Centro Convegni “Carte Geografiche” di via Napoli 3 (RM), a partire dalle 09:30, si terrà l’evento conclusivo del Piano Formativo Territoriale “Pro.S.TER. – Progetto Settore TERziario”.

Con l’occasione, alla presenza della Vice-presidente di EBIT Roma Silvana Morini e della Direttrice del Fondo For.Te Dott.sa Eleonora Pisicchio, saranno presentati i risultati raggiunti e le nuove opportunità di finanziamento a disposizione delle aziende.

Per partecipare, è possibile registrarsi all’evento compilando l’apposito form.

Per maggiori informazioni:

SOLCO ROMA

Telefono: +39 06 7070 2121

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Welfare aziendale: uno strumento per il consolidamento delle relazioni tra imprese e lavoratori

Tra gli interventi in ambito economico previsti dalla legge di stabilità del 2016, l’introduzione del principio del welfare aziendale ha rappresentato sicuramente una svolta per il mondo dell’imprenditoria italiana.

Attraverso la previsione di maggiori incentivi fiscali e di numerose iniziative aziendali volte a garantire il benessere sia del proprio personale dipendente che delle famiglie dei dipendenti stessi, imprese e lavoratori hanno visto man mano ri-consolidarsi un rapporto che, recentemente, era andato via via deteriorandosi.

Nella direzione di una pronta attuazione del welfare aziendale va poi la circolare dell’Agenzia delle Entrate n.28/E del 15 giugno 2016, grazie alla quale è stato possibile definire il trattamento fiscale di quei beni e servizi che non possono vedersi applicata alcuna tassazione. Inoltre, la stessa circolare prevede la possibilità di ricorrere a delle piattaforme online per usufruire in modo flessibile dei benefici aziendali (flexible benefits, ndr).

La più recente legge di stabilità (2017, ndr) ha consentito poi di accrescere la quantità di benefici aziendali che possono avvalersi di una serie di incentivi. La stessa legge prevede inoltre un rafforzamento del ricorso a premi di risultato da parte delle imprese, includendo in questa categoria anche le assicurazioni per la non autosufficienza e per le malattie gravi.

Ma quali sono gli strumenti attraverso i quali poter dare attuazione a questo principio? Prima di elencare una serie di incentivi però, è bene ricordare come questi non concorrano alla retribuzione del personale dipendente:

  • Fino a 5.164,57€ l’anno per i contributi di previdenza complementare. Qualora ad essere convertiti in contributi previdenziali siano i premi legati al risultato non sussistono limiti;
  • Fino a 3.615,20€ per i contributi di assistenza sanitaria. Quando ad essere convertiti in contributi sanitari sono i premi legati al risultato non sussistono limiti;
  • Assicurazioni per la non autosufficienza e per le malattie gravi;
  • Anticipazioni e rimborsi e prestazione dirette per servizi di assistenza ai familiari non autosufficienti;
  • Somme e prestazioni per servizi di educazione e istruzione ai familiari dei dipendenti, compresi i servizi integrativi e di mensa, ludoteche, centri estivi, borse di studio;
  • Servizi aziendali per i dipendenti e i familiari con finalità di educazione, istruzione, ricreazione assistenza sociale e sanitaria, culto;
  • Servizi aziendali di mensa, trasporto e buoni pasto;
  • Fino a 258,23€ per beni e servizi di diverso genere;

Gli incentivi previsti per la retribuzione ordinaria del personale dipendente sono poi rafforzati da ulteriori incentivi a disposizione delle imprese. Ad esempio, i costi sostenuti per i contributi previdenziali e sanitari sono interamente deducibili dalle imposte IRES/IRPEF.

Solco Srl è in grado di offrire assistenza alle aziende in materia di welfare. Scopri come:

Per una consulenza sulle agevolazioni attive in materia di welfare e/o per maggiori informazioni:

Solco Srl a Roma:

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Le nuove linee guida interverrano su alcuni aspetti importanti nell’attuazione di percorsi di tirocinio extracurriculare

A partire dal 1 ottobre, saranno effettive una serie di novità in materia di tirocini extracurriculari

Il tirocinio è una misura formativa di politica attiva, finalizzata a favorire l’orientamento al lavoro, l’arricchimento delle conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo.

I destinatari dei tirocini (formativo e di orientamento o di inserimento/reinserimento lavorativo) sono:

  • i lavoratori in stato di disoccupazione ai sensi dell’art. 19 del d.lgs. n. 150/2015 e s.m.i. e le persone prive di impiego;
  • i lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro;
  • i lavoratori a rischio di disoccupazione;
  • le persone già occupate e che siano in cerca di altra occupazione;
  • le persone disabili di cui all’art. 1, co. 1, della l. n. 68/1999.
  • le persone svantaggiate ai sensi della l. n. 381/1991; i richiedenti protezione internazionale e titolari di status di rifugiato e di protezione sussidiaria ai sensi del d.p.r. n. 21/2015; le vittime di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali e soggetti titolari di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari, ai sensi del d.lgs. n. 286/1998; vittime di tratta ai sensi del d.lgs. n. 24/2014.

La durata massima dei percorsi è stata ridotta a sei mesi; dodici mesi per le persone svantaggiate; ventiquattro mesi per i disabili. La durata minima dei percorsi è di due mesi, per le attività stagionali è ridotta a un mese. Fermi restando i limiti temporali, è possibile prorogare una sola volta il tirocinio.  

Un elemento di grande novità introdotto dalle nuove disposizioni è quello relativo la quota di indennità minima a carico del soggetto ospitante che passa da 400 euro a 800 euro lordi mensili. L'indennità è erogata per intero a fronte di una partecipazione minima ai tirocini del 70% su base mensile.

Nell’ipotesi di sospensione del tirocinio, durante tale periodo non sussiste l’obbligo di corresponsione dell’indennità di partecipazione. La sospensione è prevista in caso di malattia, infortunio o malattia di lunga durata, per periodi che si prolungano per un periodo pari o superiore a 30 giorni solari. Anche in caso di chiusura aziendale può essere sospeso ma solo quando la durata sia di almeno 15 giorni solari.

I limiti numerici di tirocini attivabili contemporaneamente restano gli stessi della DGR 199/2013:

  1. un tirocinante per le unità operative in assenza di dipendenti, o con non più di cinque dipendenti;
  2. non più di due tirocinanti contemporaneamente per le unità operative con un numero di dipendenti  compreso tra sei e venti;
  3. tirocinanti attivi contemporaneamente in misura non superiore al 10% del numero complessivo di dipendenti presenti nella specifica unità operativa con più di 20 dipendenti. Il calcolo è effettuato applicando l’arrotondamento all’unità superiore.

Nelle quote di contingentamento sono inseriti i dipendenti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato solo nel caso in cui la data di inizio del contratto a tempo determinato sia anteriore alla data di avvio del tirocinio e la scadenza posteriore alla data di fine del tirocinio. Le aziende con più di venti unità operative possono beneficiare di una deroga ai limiti numerici qualora abbiamo trasformato uno o più tirocini in un contratto di lavoro della durata minima di sei mesi anche part time. La deroga avviene in base alle trasformazioni effettuate secondo le seguenti modalità:

  • Un tirocinio se hanno assunto almeno 20% dei tirocinanti attivati nel 24 mesi precedenti;
  • Due tirocini se hanno assunto almeno il 50% dei tirocinanti attivati nel 24 mesi precedenti;
  • Tre tirocini se hanno assunto almeno il 75% dei tirocinanti attivati nei 24 mesi precedenti;
  • Quattro tirocini se hanno assunto il 100% dei tirocinanti attivati nei 24 mesi precedenti.

E’ esplicitamente fatto divieto di svolgere tirocini durante l’orario notturno.

Uno stesso soggetto può svolgere più tirocini extracurriculari contemporaneamente.

Per chi viola le regole, è prevista l’interdizione fino a 24 mesi.

Inoltre, tutti i soggetti promotori, pubblici e privati, devono sottoscrivere un codice etico a garanzia della qualità dei tirocini.

Le novità introdotte avranno efficacia a decorrere dal 1 ottobre 2017. I tirocini per cui è stata eseguita la comunicazione obbligatoria prima de 01/10/2017 restano disciplinati dalla dgr 199/2013 fino alla scadenza indicata nel progetto formativo individuale. Gli avvisi pubblici già pubblicati alla data 01/10/2017, che prevedono la misura di tirocinio, restano regolati dalla dgr 199/2013 fino alla loro naturale scadenza.

Per maggiori informazioni:

LUCILLA CUOMO

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Venerdì, 15 September 2017 07:25

Il periodo di prova

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul periodo di prova

Ai sensi dell’art. 2096 cod. civ., prima che l’assunzione di un dipendente divenga effettiva, datore e prestatore di lavoro possono pattuire un periodo di prova. da considerarsi comunque un elemento accidentale del contratto di lavoro stesso.

 Pur essendo da considerare come elemento accidentale del contratto di lavoro, il periodo di prova ha una duplice utilità: da un lato consente al datore di lavoro di verificare l’adeguatezza o meno, in termini di qualità e competenze, del lavoratore; dall’altro permette al prestatore di lavoro di valutare la rispondenza tra mansione da svolgere e proprie aspettative.

L’ASSUNZIONE IN PROVA È OBBLIGATORIA?

Come accennavamo poco sopra, in quanto elemento accidentale di un contratto di lavoro, l’assunzione in prova (o periodo di prova) non è obbligatoria. Di fondamentale importanza è che, se prevista, essa venga pattuita per iscritto e in un momento precedente, o al limite contestuale, a quello dell’assunzione.

La mancanza della forma scritta e l’eventuale stipula del periodo di prova in un momento successivo a quello dell’assunzione comportano la nullità dell’istituto dell’assunzione in prova. Di conseguenza, l’assunzione viene a considerarsi a titolo definitivo sin dal momento iniziale.

DURATA

Sebbene la durata del periodo di prova sia stabilita di volta in volta dal CCNL di riferimento, di norma essa non può essere comunque superiore a 6 mesi. La durata semestrale va quindi intesa come limite massimo.

LICENZIAMENTO E DIMISSIONI

Qualora un datore di lavoro abbia assunto in prova un dipendente, la regola generale vuole che abbia la facoltà di licenziarlo in qualsiasi momento, senza per di più avere alcun obbligo di motivazione circa le ragioni del licenziamento. Tale regola non ha validità nel momento in cui, alla stipula dell’assunzione in prova, ne sia stata stabilità una durata minima. La comunicazione del licenziamento richiede sempre e comunque la forma scritta.

Con riferimento alle dimissioni, il prestatore di lavoro può procedere alla rassegnazione delle stesse in qualsiasi momento e senza obbligo di preavviso e/o motivazione. Perché le dimissioni siano effettive, è necessaria la loro convalida o recandosi ad un Centro per l’impiego o attraverso la procedura telematica.

Per una consulenza in materia di contratti di lavoro:

Solco Srl Roma

Telefono: +39 06 7070 2121
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Solco Srl Palermo

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Criteri e standard minimi per potersi accreditare come ente erogatore di formazione

Grazie all’Intesa Conferenza Stato-Regioni del 2008, le procedure di accreditamento hanno conosciuto un ingente consolidamento all’interno delle amministrazioni regionali.

La procedura di accreditamento, in termini pratici, viene quindi a configurarsi come lo strumento necessario per valutare, tanto a priori quanto in corso d’opera, l’idoneità o meno di un ente ad erogare percorsi di formazioni finanziati grazie a fondi pubblici.

Attraverso e grazie a questa procedura, le diverse amministrazioni regionali si sono adoperate per:

  • Promuovere sistemi altamente selettivi in termini di capacità strutturali, organizzative e didattiche;
  • Garantire un importante grado di attrazione e recepimento nei confronti di quei soggetti di nuova costituzione o con poca esperienza nel campo della formazione che assicurassero comunque un’elevata qualità della performance.

Ad ispirare l’Intesa Conferenza Stato-Regioni del 2008 sono state alcune linee guida. In particolare:

  • La pratica del Lifelong Learning, un processo individuale che garantisce l’acquisizione di un notevole bagaglio di conoscenze all’interno di un arco temporale a lungo termine (apprendimento permanente);
  • Mantenimento ed efficacia dei sistemi di controllo;
  • Semplificazione e accertabilità dei requisiti;
  • Integrazione e sinergia tra sistemi di controllo.

L’Intesa Stato-Regioni ha portato alla definizione di cinque criteri fondamentali che, insieme ai dispositivi regionali di accreditamento, costituiscono le linee guida necessarie alle amministrazioni regionali e provinciali per procedere alla definizione degli standard di trasparenza. All’interno di ogni criterio poi, ogni Regione ha la possibilità anche altri requisiti oltre a quelli prestabiliti.

I criteri, che sono poi anche gli standard minimi di riferimento, sono i seguenti:

 CRITERIO A – Risorse infrastrutturali e logistiche

 

 

 

 

 

 

Questo criterio è volto a garantire che l’ente formatore eroghi i servizi in strutture che siano adeguate e che rispettino la normativa in materia di sicurezza ed accessibilità.

CRITERIO B – Affidabilità economica e finanziaria

 Questo criterio, che si compone di 7 requisiti, vuole garantire l’affidabilità del soggetto attuatore e del legale rappresentante sia in termini economici che in termini finanziari.

 CRITERIO C – Capacità gestionali e risorse professionali

 Questo criterio ha a che fare con la qualità dei servizi formativi e da esso è possibile rilevare l’idoneità o meno dell’ente ad organizzare percorsi formativi adeguati.

CRITERIO D – Efficacia ed efficienza

Con riferimento a questo criterio, l’efficacia e l’efficienza di un ente vengono quindi valutate sulla base di tre predisposizioni:

  • Produrre risultati positivi;
  • Erogare servizi formativi di qualità;
  • Ragionare in termini di efficienza economica-gestionale e di risultati.

CRITERIO E – Relazioni con il territorio

Grazie a questo criterio, è possibile procedere ad una valutazione del livello di integrazione della struttura formativa all’interno del sistema territoriale di riferimento. Tale valutazione viene effettuata a partire dalla predisposizione da parte dell’ente formatore alla costruzione di una rete di relazioni con le diverse realtà del territorio di riferimento del soggetto accreditato.

In sintesi, la procedura di accreditamento non è altro che un dispositivo volto ad assicurare la qualità dei servizi formativi. Riuscire ad accreditarsi quale ente formatore, significa avere la possibilità di entrare a far parte di un sistema di formazione unitario, flessibile e che ben si adatta alle diverse contingenze territoriali.

Solco Srl è un ente accreditato presso la Regione Lazio e la Regione Sicilia nell’ambito della formazione continua e in quello dell’orientamento professionale. Inoltre, ha esperienza nella progettazione e nella gestione di interventi di assistenza tecnica per programmi regionali, nazionali ed europei. Le aziende interessate a partecipare a questi programmi, possono contattare Solco per pianificazione strategica, ideazione, implementazione, gestione, monitoraggio e valutazione dei progetti.

Sul nostro sito, è possibile consultare una pagina interamente dedicata all’assistenza tecnica.

Per maggiori informazioni:

Solco Srl a Roma:

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Solco Srl in Sicilia:

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Giovedì, 31 August 2017 13:45

Avviso 4/2017 Fondimpresa – Competitività

Stanziati 72 milioni di euro per il finanziamento di piani condivisi per la formazione in materia di competitività

Fondimpresa, grazie ad un ingente stanziamento di fondi, finanzia una serie di piani formativi per la formazione dei lavoratori su temi che promuovano e rafforzino la competitività delle aziende. Le aree tematiche oggetto della formazione finanziata sono:

  • Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti grazie ad interventi di sviluppo delle competenze dei lavoratori centrati sulla tematica delle tecniche di produzione;
  • Innovazione dell’organizzazione attraverso l’applicazione di nuovi metodi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne;
  • Digitalizzazione dei processi aziendali grazie all’introduzione di nuovi processi in azienda o miglioramento di quelli già esistenti;
  • Commercio elettronico e, in particolare, sviluppo di attività e- commerce;
  • Contratti di rete;
  • Internazionalizzazione.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Possono presentare la domanda di finanziamento per partecipare ai piani formativi tutte quelle imprese che risultino aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e che siano già registrate sul portale www.fondimpresa.it

DOMANDE DI FINANZIAMENTO

Nell’ambito di questo nuovo Avviso, Solco Srl presenterà due tipologie di piano formativo:

  • Piano Territoriale, che coinvolgerà le imprese dislocate nel Lazio e in Sicilia. Le imprese che intendano aderire ad uno dei due piani territoriali potranno presentare la domanda di adesione entro e non oltre il 30 ottobre 2017 - per la prima scadenza dell’Avviso prevista il 29 novembre 2017  - entro il 15 aprile 2018 – per la seconda scadenza dell’Avviso prevista il 14 maggio 2018;
  • Settoriale (Settore socio-sanitario), che coinvolgerà le imprese che operano nella sanità privata o nell’indotto socio-sanitario. Poiché Solco srl è un Provider nazionale accreditato AGENAS per il rilascio dei crediti ECM, sarà possibile accreditare le azioni formative finanziate nell’ambito del piano e rilasciare i crediti ECM in esito ai percorso formativi. Le imprese del settore socio-sanitario che intendano aderire ad uno dei due piani territoriali potranno presentare la domanda di adesione entro e non oltre il 15 ottobre 2017 - per la prima scadenza dell’Avviso prevista il 14 novembre 2017  - entro il 15 marzo 2018 – per la seconda scadenza dell’Avviso prevista il 9 aprile 2018.

DURATA DEI PIANI FORMATIVI

I piani devono essere portati a conclusione entro 13 mesi dalla data della comunicazione di ammissione al finanziamento previsto dal Piano.

Scarica il catalogo formativo che Solco Srl ha predisposto per le aziende aderenti a Fondimpresa. Oltre alle tipologie di corso inserite nel catalogo, sarà possibile definire percorsi formativi  che rispondano a specifici fabbisogni di competenze aziendali, purché in linea con le aree tematiche previste dall’avviso stesso.

 

 

Per ulteriori informazioni oppure per partecipare al piano formativo territoriale o settoriale:

 

Luciana Franchini

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067070 2121

3492604547

 

Solco Srl in Sicilia:

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Giovedì, 31 August 2017 13:36

Avviso 5/2017 Fondimpresa – Innovazione

Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo

Fondimpresa stanzia 10.000.000€ per finanziare quei piani formativi delle aziende aderenti al fondo stesso che hanno definito, o stanno già realizzando, un progetto e/o un intervento di innovazione tecnologica di prodotto o di processo.

Sono finanziabili, inoltre, anche i  piani che prevedano un miglioramento di interventi di innovazione già implementati e che richiedano la realizzazione e/o  un cambiamento significativo nelle tecniche, nelle attrezzature o nei software.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Possono presentare la domanda di finanziamento per partecipare ai piani formativi tutte quelle imprese che risultino aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e che siano già registrate sul portale www.fondimpresa.it.

 I destinatari dei Piani formativi sono i lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti), per i quali viene versato all’INPS il contributo integrativo dello 0,30% destinato a Fondimpresa.

DOMANDE DI FINANZIAMENTO

Le aziende che vogliono partecipare all’Avviso devono presentare la domanda di ammissione al finanziamento a partire dal 13 novembre 2017.

 A tal proposito, Solco Srl offre la propria consulenza ed expertise per affiancare le aziende interessate alla presentazione della domanda di finanziamento ed alla redazione del piano formativo, in linea con i criteri di ammissibilità previsti dall’Avviso.

DURATA DEI PIANI FORMATIVI

I piani devono essere portati a conclusione entro 13 mesi dalla data della comunicazione di ammissione al finanziamento previsto dal Piano.

 

Per ulteriori informazioni:

 

 Luciana Franchini

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067070 2121

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Solco Srl in Sicilia:

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Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo

 

Fondimpresa stanzia 10.000.000€ per finanziare quei piani formativi delle aziende aderenti al fondo stesso che hanno definito, o stanno già realizzando, un progetto e/o un intervento di innovazione tecnologica di prodotto o di processo.

 

Sono finanziabili, inoltre, anche i  piani che prevedano un miglioramento di interventi di innovazione già implementati e che richiedano la realizzazione e/o  un cambiamento significativo nelle tecniche, nelle attrezzature o nei software.

 

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

 

Possono presentare la domanda di finanziamento per partecipare ai piani formativi tutte quelle imprese che risultino aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e che siano già registrate sul portale www.fondimpresa.it.

 

I destinatari dei Piani formativi sono i lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti), per i quali viene versato all’INPS il contributo integrativo dello 0,30% destinato a Fondimpresa.

 

DOMANDE DI FINANZIAMENTO

 

Le aziende che vogliono partecipare all’Avviso devono presentare la domanda di ammissione al finanziamento a partire dal 13 novembre 2017.

 

A tal proposito, Solco Srl offre la propria consulenza ed expertise per affiancare le aziende interessate alla presentazione della domanda di finanziamento ed alla redazione del piano formativo, in linea con i criteri di ammissibilità previsti dall’Avviso.

 

 

DURATA DEI PIANI FORMATIVI

 

I piani devono essere portati a conclusione entro 13 mesi dalla data della comunicazione di ammissione al finanziamento previsto dal Piano.

 

Per ulteriori informazioni:

 

Luciana Franchini

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Come impedire che le persone affette da patologie croniche escano dal mercato del lavoro

Che la salute sia da considerarsi una variabile fondamentale per la misurazione della qualità della vita dell’essere umano è fuor di discussione. Come indiscutibile è l’importanza che la salute stessa assume nell’ambito del processo di sviluppo economico e sociale di una nazione

Godere di buona salute, però, è indice non soltanto di un benessere fisico, quant’anche di un benessere psicologico. Ne consegue che la salute di una persona, oltre che della presenza/assenza di malattie e/o sintomi, risenta anche dell’ambiente circostante, sia sociale che lavorativo, delle relazioni sociali e dei bisogni della persona stessa.

Secondo uno studio Istat di qualche anno fa (2013, ndr), circa un italiano su due ha dichiarato di soffrire di una patologia cronica. A preoccupare maggiormente, sempre secondo quanto riportato nello studio Istat, è però la progressiva riduzione delle spese necessarie per combattere queste patologie.

Un quadro, questo, da osservare tenendo a mente una variabile imprescindibile, vale a dire la presenza o meno di un’occupazione. Non è un segreto, infatti, che la crisi e l’elevato tasso di disoccupazione abbiano avuto ripercussioni notevoli sulla situazione economica delle famiglie italiane costringendole a ridurre la spesa per i consumi, anche per quelli inerenti l’ambito sanitario.

Una situazione di questo genere contribuisce, senza ombra di dubbio, a rafforzare e rendere duraturo nel tempo un generale stato di cattiva salute.

Perché le persone affette da patologie croniche possano rimanere all’interno del mercato del lavoro anche con l’avanzare dell’età, una buona pratica potrebbe essere quella di sviluppare logiche inclusive di lavoro sostenibile. A tal proposito, molto utili si potrebbero rivelare iniziative di work-life balance che consentano di trovare il giusto equilibrio tra vita privata e professionale. Altrettanto funzionali potrebbero essere politiche aziendali ispirate a principi di wellness at work.

Iniziative e politiche di questa natura non possono però prescindere da una variabile imprescindibile, la qualità del lavoro. Ed è proprio nella direzione di una qualità sempre maggiore che le aziende, piccole, medie o grandi che siano, sono chiamate ad orientare le proprie politiche, sposando finalmente valori e principi del welfare aziendale.

Quali sono i servizi di Welfare adatti alla tua azienda? Solco Srl supporta le aziende nella ricerca dei benefici che la normativa ha introdotto nel sistema di tassazione agevolata.

Per ulteriori informazioni o per una consulenza sulle agevolazioni attive in materia di welfare:

Solco Srl a Roma:

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Giovedì, 03 August 2017 15:22

Contratto di ricollocazione - Generazioni

5.000.000 € per l’attivazione di politiche attive che facilitano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

L’intervento a valere sul POR Lazio FSE 2014/2020 ha come intento principale quello di favorire la ricollocazione professionale di una persona che ha perso il proprio lavoro e che quindi è in cerca di occupazione.

Grazie a questa iniziativa, denominata Contratto di ricollocazione - Generazioni, coloro che si candideranno avranno la possibilità di usufruire di una serie di servizi intensivi utili ai fini della ricerca di un lavoro.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Sono ammesse tutte quelle persone prive di lavoro, residenti nella Regione Lazio, di età compresa fra i 30 e i 39 anni. Sono ammessi anche coloro che sono in possesso di regolare permesso di soggiorno.

COME PARTECIPARE ALL’AVVISO

Coloro che vorranno aderire all’iniziativa, potranno presentare la loro candidatura a partire dal 4 settembre 2017 fino al 30 settembre 2019 presso il Centro Per l’Impiego di riferimento, che entro 60 giorni dalla presentazione fisserà la data di convocazione per accertare il possesso dei requisiti.

Le candidature approvate verranno successivamente pubblicate su: http://www.regione.lazio.it/rl_lavoro/

L’AZIONE REGIONALE

L’obiettivo della misura è quello di costruire un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro e di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di tutte quelle persone che hanno perso il proprio lavoro e sono alla ricerca di una occupazione.

Il rapporto di lavoro che, al termine di tutta la procedura, sarà attivato potrà essere di natura subordinata o un rapporto di lavoro autonomo.

Coloro che risulteranno in possesso dei requisiti necessari per l’ammissione al progetto si vedranno rilasciare dal CPI di riferimento la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID). Dopo l’accoglienza e l’informazione sulla misura, lo stesso CPI predisporrà un Patto di Servizio dove il candidato dovrà scegliere il soggetto accreditato per avviare il percorso previsto dal Contratto di Ricollocazione.

Come ente accreditato, nell'ambito di questo progetto Solco propone degli interventi in base a quanto previsto nell’avviso.

PERCORSO DELL’AVVISO

Il percorso non potrà superare i 6 mesi.

  1. Servizio di orientamento specialistico della durata di 24 ore per comprendere meglio quale sia il percorso più idoneo per l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro.

L’intervento si articola in diverse fasi:

  • Accoglienza/presa in carico del destinatario;
  • Redazione del Bilancio di competenze;
  • Determinazione della distanza dal mercato del lavoro;
  • Definizione dell’obiettivo (scelta tra percorso “lavoro subordinato” o “lavoro autonomo”; quale settore, quale mansione, ecc.);
  • Scelta del percorso individuato;
  • Definizione della strategia da attuare per raggiungere l’obiettivo.
  1. A seconda della scelta dell’obiettivo:

Accompagnamento al lavoro subordinato della durata che va da 36 a 93 ore, durante il quale si procede all'individuazione delle offerte di lavoro e si offre sostegno nella ricollocazione tenendo conto delle competenze dell'inoccupato in questione:

  • Career Counseling (da realizzarsi in modalità individuale);
  • Constructing life counseling (da realizzarsi in modalità di gruppo);
  • Llife meaning counseling (da realizzarsi in modalità di gruppo);
  • Career counseling e life designing (da realizzarsi in modalità di gruppo);
  • Redazione di Curriculum Vitae/Lettera di presentazione/Preparazione al colloquio (da realizzarsi in modalità di gruppo o individuali);
  • Ricerca in autoconsultazione delle vacancies occupazionali (da realizzarsi in modalità individuale presso il Soggetto accreditato);
  • Video presentazione CV (da realizzarsi in modalità di gruppo).

Al termine di questo percorso possono essere previsti i seguenti percorsi integrativi (durata massima 2 mesi):

  • tirocinio da 1 a 3 mesi, con indennità minima di 400€/mese;
  • formazione tra 30 e 150 ore, in base alle competenze del destinatario e le offerte occupazionali per l’adeguamento, l’aggiornamento e la specializzazione delle competenze.

oppure

Accompagnamento al lavoro della durata che va da 36 a 76 ore, per il quale è prevista una formazione imprenditoriale per l’avvio di un’attività autonoma e supporto alla creazione d’impresa.

LE FASI DELL'Accompagnamento alla creazione d’impresa:

  • valutazione dell’idea imprenditoriale (individuale);
  • redazione del Business Plan. Questa attività può essere erogata anche prima o durante il
  • percorso formativo (da realizzarsi in modalità individuale);
  • affiancamento nella fase dello start-up (da realizzarsi in modalità individuale);
  • accompagnamento alla ricerca di agevolazioni finanziarie e accesso al credito (da realizzarsi in modalità individuale).

LE FASI DELL'Accompagnamento alla gestione dell’impresa (da realizzarsi in modalità di gruppo):

  • comunicazione e marketing (attività di gruppo);
  • organizzazione aziendale (attività di gruppo);
  • budgeting e controllo di gestione (attività di gruppo);
  • finanza aziendale (attività di gruppo).

All’interno di questo percorso potrà essere previsto anche un modulo formativo per l’acquisizione di competenze tecnico-specialistiche che riguardano il prodotto/settore dell’attività autonoma della durata tra le 30 e le 100 ore.

Consulta l’avviso pubblico “Candidatura per i servizi di Ricollocazione Generazioni

Per ulteriori informazioni su come presentare la candidatura e sul percorso progettato da Solco:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0670702121

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